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Alla Reggia di Venaria in esposizione i capolavori della XVIII edizione di “Restituzioni”

“La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati” è il titolo della mostra che rientra nel programma di Intesa Sanpaolo per il restauro e la valorizzazione del patrimonio artistico del nostro Paese, che dal 1989 a oggi ha restituito alla collettività circa 1.300 opere TORINO -  Presentata il 27 marzo, l’esposizione che resterà aperta al pubblico fino al 16 settembre 2018, presenta 212 manufatti restaurati nel biennio 2016-2017, appartenenti a 17 regioni italiane, coprendo un  arco cronologico di quasi 40 secoli, spaziando dall'antichità al contemporaneo.  Tra le opere esposte, gli affreschi della Tomba di Henib, dal Museo Egizio di Torino; la preziosa Testa di Basilea, dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; il Ritratto di Caterina Balbi Durazzo di Anton Van Dyck, da Palazzo Reale di Genova; San Girolamo penitente di Tiziano, dalla Pinacoteca di Brera; San Daniele nella fossa dei leoni di Pietro da Cortona, dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia, fino a opere di Morandi, Burri e Twombly.  Il percorso espositivo, organizzato secondo una logica cronologico/tematica, ha come focus la fragilità del nostro patrimonio, e si conclude con una sala dedicata al dramma delle opere vittime del terremoto. Ad oggi sono oltre 200 i Musei, i siti archeologici, le chiese, garanti della destinazione pubblica dei propri tesori, che hanno beneficiato di questo programma. Centinaia sono i laboratori di restauro qualificati, distribuiti da Nord a Sud, incaricati dei restauri ed altrettanti gli studiosi coinvolti nella redazione delle schede storico-critiche per i cataloghi.  A questo si aggiungono gli interventi di restauro realizzati su opere di scala monumentale come, ad esempio, i mosaici pavimentali paleocristiani della Basilica di Aquileia, gli affreschi di Altichiero e Avanzo nella Cappella di San Giacomo nella Basilica del Santo a Padova, gli affreschi di Lanfranco della Cappella di San Gennaro nel Duomo di Napoli, fino al recente restauro della Casa del Manzoni, a Milano, vero e proprio monumento “nazionale”. Da 29 anni la Banca, con cadenza biennale, collabora con gli Enti ministeriali preposti alla tutela (Soprintendenze, Poli Museali e Musei autonomi) per individuare opere appartenenti a Musei pubblici, privati o ecclesiastici, siti archeologici e chiese di tutta Italia, bisognose di restauro e ne sostiene gli interventi. Il criterio di scelta delle opere tiene conto della qualità dell’opera, dell'urgenza dell’intervento, ma anche e soprattutto, del valore e del significato attribuito dalla comunità locale all’opera stessa. In occasione della mostra sono previsti un ciclo di incontri divulgativi sul restauro e una serie di laboratori didattici a cura dei Servizi Educativi de La Venaria Reale e del Centro Conservazione e Restauro. Sempre nell'ambito di Restituzioni, Intesa Sanpaolo sosterrà il simposio internazionale “Anche le statue muoiono. Distruzione e conservazione nei tempi antichi e moderni”, che si terrà il 28 e 29 maggio prossimi a Torino per affrontare il tema della fragilità del patrimonio culturale con studiosi provenienti da tutto il mondo. Il Simposio è organizzato da Museo Egizio di Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Musei Reali, in collaborazione con il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino. ...

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